giovedì 5 maggio 2022

KAMISHIBAI: il teatro giapponese in valigia

C’è un piccolo e prezioso teatrino che possiamo anche realizzare in famiglia con l’ausilio di poco legno o di una scatola di cartone. Viene dal lontano Giappone dove per secoli continua a portare gioia ai bambini. 

Nel mondo è famosissimo e sono davvero tanti gli educatori che lo utilizzano nelle classi come strumento didattico. Il suo nome è KAMISHIBAI, una parola giapponese che può essere tradotta come “dramma di carta”. 

Continuando a leggere scoprirai tante curiosità su questo stupefacente modo per fare teatro.

 

 


La nascita nei templi buddisti


Il Kamishibai nasce nel Giappone del XII secolo e precisamente all’interno dei templi buddisti dove veniva utilizzato con le persone analfabete. Queste ultime non potendo leggere avevano bisogno di ascoltare le storie per apprenderle e in particolare venivano raccontati aneddoti e fiabe dotati di un insegnamento morale. Questa funzione di “cantastorie” viene mantenuta dal Kamishibai tanto che nella tradizione giapponese si parla di gaito kamishibaiya ovvero di “narratori di kamishibai”.  Chi utilizza questa particolare tipologia di teatro usa le immagini per accompagnare la voce e renderla più efficace.

 


 

Come si presenta


Il kamishibai è un teatro in legno caratterizzato da una specie di cornice che gli consente l’inserimento di immagini in carta. In questo modo il racconto orale viene accompagnato dalle illustrazioni. Queste ultime sono spesso autentiche espressioni artistiche frutto dell’abilità di chi le realizza. La dimensione del kamishibai può variare e sicuramente seguendo alcuni tutorial presenti sul web lo possiamo realizzare anche in modalità fa-da-te. In quest'ultimo caso è consigliabile optare per un formato ridotto perché questo renderà il teatrino più facilmente trasportabile.

 



Come si utilizza


Il segreto del Kamishibai è proprio la sua valenza didattica. È molto vantaggioso utilizzarlo con i bambini in contesti di lettura ad alta voce e di piccole drammatizzazioni. In particolare, proprio in virtù della combinazione tra parole e immagini, questo tipo di teatro itinerante stimola l’espressività e la fantasia. È un valido modo per aiutare i piccoli ad affinare le proprie abilità di linguaggio. Nelle versioni handmade anche le illustrazioni possono essere realizzate direttamente dai bambini. 

 

Maria Serena Cavalieri

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